7 vizi per 7 capitali: recensione su Nonsologore

LETTERA2 NEWS: “SETTE VIZI PER SETTE CAPITALI” ANTOLOGIA IN USCITA PER IL PISA BOOK FESTIVAL

[Articolo a cura di Mirko Giacchetti]

Il numero giusto.Sono sette e non sono né magnifici né samurai. Se tentate di enumerarli, finisce come il conteggio dei nani di Biancaneve: o ve ne avanza uno di troppo o ne latitano almeno un paio all’appello.
Senza andare tanto per le sottili, si fanno notare come il sette bello, meglio se accompagnato dalla primiera nella scopa del baretto sotto casa e sono una vecchia conoscenza che si riallaccia al solito Aristotele.
Come, di chi sto parlando? Sono il frutto dell’attitudine del peccatore, professionista o neofita che sia, di abbandonare la propria anima alle mancanze. Signori vi presento i Sette Vizi Capitali. Una buona rappresentazione la potete trovare in Seven, se vi piacciono i fumetti, nell’albo speciale Sette anime dannate di Dylan Dog o in qualunque materiale di supporto didattico spirituale fornitovi dalla religione cattolica presso il luogo di culto più vicino alla vostra dimora. Per la cronaca sono: invidia, ira, accidia, superbia, lussuria, avarizia e gola.

Volevo scrivere qualche riga per presentarli nel dettaglio e spiegare che sono opposti alla virtù, poi ho capito che non era necessario, basta scorrere la home di facebook e tutto vi diventerà più chiaro. Infatti, con una esposizione quotidiana alle frecciatine, più o meno argute, ai bannati, esondazioni di sproloqui contro il nemico comune del giorno, l’elogio del dolce far niente con i piedi in primo piano, saccenteria venduta tanto al kg, selfie in cui pochissimi centimetri quadrati di tessuto fanno la differenza tra esposizione della carnazza, nudo artistico e pornografia, lamentazioni contro raddoppio del caro vita euro e le innumerevoli fotografie del contenuto dei piatti che nemmeno nella redazione del National Geographic riescono a immaginare, sono sicuro che non abbiamo bisogno di coordinate per capire cosa sono i vizi capitali e quanto, ognuno di noi, sia più vizioso di quanto riesce a immaginare.

Arriviamo al dunque. State tranquilli, non fatevi prendere dal panico, Lettera 2 non ha intenzione di sferzare le vostre inclinazioni e sospingervi ad abbracciare le virtù, con questa news vogliamo soltanto anticiparvi l’uscita di Sette vizi per sette capitali, antologia “viziosa” in uscita per il Pisa Book Festival, che attraverso racconti dalle sfumature giallo, noir e thriller vi porterà a spasso per altrettante capitali europee.
Allacciate le cinture e affidatevi ai sette samurai, o ai magnifici sette se preferite il western, che vi faranno da guida nel peccaminoso tour. Marco Cioni scoverà l’invidia nei boulevard di Parigi, Kylen Logan squarcerà il velo di smog di Londra per esibire la superbia, Stefano Rossi apparecchierà la tavola ad Oslo per servirvi la gola, Andrea Falchi svuoterà le tasche all’avarizia a Stoccolma, Paolo Piani scatenerà l’ira a Mosca, Alessandro Ciampi turberà l’accidia a Praga e Sergio Costanzo avvamperà la lussuria a Budapest.

Virtuosi della lettura, lasciatevi contagiare dal vizio e godetevi l’operato di questi giovani autori toscani che si sono fatti le ossa su “Profondo giallo” e “Progetto Pulsar” e che sono proposti per l’occasione da Carmignani Editrice.

Se al termine della lettura sentite improvvisamente caldo, non preoccupatevi: vi siete avvicinati all’Inferno!

 

Colorato esordio di profondo blu

Colorato esordio di “Profondo blu”

Giovedì 25 giugno, nella variopinta cornice del Keith Haring Cafè di Pisa, fresca di stampa, è stata presentata la collettanea “Profondo blu – Misteri al mare”, edita da Carmignani Editrice di Cascina e composta da 8 racconti di altrettanti autori: Sergio Costanzo, Cristiana Bruni, Marco Cioni, Paola Picchioni, Gianluca Meschi, Dino Fiumalbi, Francesca Padula ed Andrea Falchi.

Relatore dell’evento, il curatore nonché prefatore, Falchi, che ha intervistato i colleghi, e si è alternato alle letture con Marco Cioni, pratico di esperienze teatrali.

Gli otto autori, già cimentatisi in avventure letterarie di vario genere, hanno raccontato come sono approdati a questo progetto e come sono nate le loro storie, ambientate – sopra e sott’acqua – nei luoghi più celebri del litorale italiano: Tirrenia e Marina di Pisa, Vada e Donoratico, Baratti e l’Isola del Giglio, fino agli stabilimenti balneari della Riviera Romagnola.

Alcune di esse ci portano nuovi casi da risolvere per investigatori già noti, come il vicecommissario di polizia Filangeri di Cristiana Bruni o i due colleghi, il commissario Silvestri e l’ispettore Titta di Andrea Falchi, oppure di nuova creazione come i capitani dei carabinieri Usualdi di Marco Cioni e Caliolo di Gianluca Meschi e la sovrintendente Frediani, affiancata dall’assistente Laganà di Dino Fiumalbi, altre escono dai canoni del giallo classico.

Infatti il racconto di Sergio Costanzo tratta di una vicenda reale, la sparizione di un elmo antico, ritrovato in una nave affondata nel tratto di mare di fronte all’Isola del Giglio, quindi custodito nel caveau di una banca e da qui misteriosamente trafugato.

Paola Picchioni, neofita del genere, si è cimentata in un’inusuale indagine, che niente ha a che vedere con morti ammazzati o tragici delitti…

Noir sentimentale quello di Francesca Padula, i cui scritti più recenti sono rivolti a sondare le inquietudini dell’animo delle donne, vittime o carnefici che siano.

Il significato della parola “Profondo” che troviamo nel titolo del libro, si riferisce dunque non soltanto al mare, ma agli gli abissi interiori che affliggono l’esistenza umana.

Nel congedare gli ospiti intervenuti alla presentazione, Sergio Costanzo, a nome suo e dei colleghi di scrittura, ma soprattutto amici, come lui ama definirli, Bruni, Falchi e Padula, ha ricordato Paolo Terreni, scrittore e vignettista pisano, che tanto ha dato alla città in cui ha vissuto, e con i quali condivise altre avventure letterarie “gialle”.

INFO: www.carmignanieditrice.it

Intervista ad Andrea Falchi su Ziggy’s Cafè

 

 

Cafè d’autore: 2 gialli sul mare toscano

Nuovo appuntamento per Cafè d’autore. Questo mese si tinge di giallo.

Nel nostro immaginario ci sono i colpi a effetto del tennista André Agassi, le punizioni a effetto del calciatore Andrea Pirlo, le frasi a effetto dello scrittore Andrea De Carlo e poi ci sono i gialli a “effetto” di Andrea Falchi.

I romanzi sono due e sono entrambi ambientati sul mare toscano.

Andrea Falchi

 

A tu per tu con l’autore

Andrea Falchi, laureato in chimica, nasce nel 1976 a Pisa e da sempre vive la dicotomia fra la scienza e la letteratura. Si avvicina alla scrittura con la poesia nella quale vede un modo sintetico di esprimere i suoi sentimenti; i versi infatti gli paiono uno strumento pulito e preciso per esaminare gli abissi della sua anima. Crescendo sente l’esigenza di sperimentare altre forme di scrittura e il genere giallo ancora una volta si addice molto alla sua necessità di mescolare arte e scienza.

 

I romanzi

Le storie ricche di mistero e suspense assomigliano molto a una equazione in cui l’assassino è l’incognita da scoprire. I titoli dei suoi romanzi, infatti, sono locuzioni che rimandano a fenomeni fisici o sociologici alla cui parola effetto segue sempre un sostantivo.

Gli ultimi due romanzi, pubblicati da Carmignani Editrice, sono “Effetto Wertherl’asimmetria del suicidio” ed “Effetto farfalla, l’asimmetria dell’odio”.

Il sottotitolo è caratterizzato dalla parola asimmetria che serve a caratterizzare meglio il romanzo e a indirizzare il lettore verso la scoperta dell’assassino. Asimmetria, che è il contrario di simmetria e quindi tranquillità, indica che un qualcosa si è rotto nella vita di qualcuno. Inizia così una nuova storia di investigazione.

Nasce in questo modo il ciclo degli effetti, storie calate sul territorio toscano, che hanno per protagonista la solita coppia di investigatori: da una parte il commissario Silvestri, rude, svogliato, poco incline all’investigazione classica. Dall’altra, la sua spalla, l’ispettore Titta, ironico, inopportuno e apparentemente ignorante. In realtà perché la mente di Silvestri giri bene necessità degli interventi sconvenienti del suo sottoposto. I romanzi si giocano sull’intuito del commissario Silvestri e sono un esternazione ad alta voce di quello che la mente umana solitamente elabora dentro di sé.

In aiuto al commissario appare in sogno il suo alter ego, un certo barbiere Sigaro, che nel momento in cui affida degli indizi a Silvestri non fa altro che attivare la mente del lettore in un ricorrente gioco di scambi. Inoltre Carlo Silvestri trae spunto per le sue strambe investigazioni dalla lettura dei più disparati libri. Il clima di questi romanzi è volutamente caotico, leggermente surreale, ma cristallino.

Ci sono continui salti di palo in frasca che servono un po’ per confondere il lettore un po’ per raccontare anche altro.Pisa e la sua provincia, infatti, non sono solamente un mero sfondo, ma sono veri e propri protagonisti, grazie anche gli aneddoti e ai personaggi di cui è ricco il nostro territorio.

romanzo effetto werther

Effetto Werther

Addentrandoci nel romanzo Effetto Werther, tale espressione si riferisce al fenomeno per cui la notizia di un suicidio pubblicata dai mezzi di comunicazione di massa provoca nella società una catena di altri suicidi.

La scena si apre a Montefoscoli. Un suicidio di massanel tempio di Minerva Medica sconvolge la piccola comunità della Valdera. Sei ragazzi svizzeri si uccidono con un cocktail a base di acido cianidrico gassoso. Contemporaneamente una coppia di ragazzi, nella sala attigua, viene ritrovata morta per cause del tutto innaturali.

Il commissario Silvestri si troverà a indagare, insieme ai fratelli Paletta, carabinieri, e al suo inseparabile Titta, ancora su altri due omicidi, fra macabri esperimenti di antica memoria e l’asimmetria di un suicidio che lo porterà a incontrare, nei suoi sogni rivelatori, personaggi del calibro di Corradino D’Ascanio e Frankenstein.

romanzo effetto farfalla

Effetto farfalla

In Effetto farfalla, invece, la scena si sposta a Pisa, in pieno centro. Una Pisa satura di odori si appresta ad affrontare una delle estati più calde degli ultimi dieci anni.

Un omicidio riporta il commissario Silvestri indietro di trent’anni e precisamente a quel luglio del 1982 in cui l’Italia vinse i campionati del mondo e lui perse per sempre l’amicizia dello stravagante Alberto Pistacchi.

La causa? Una donna, tale Rosella Salviati, la cui essenza di fragola e salvia viene spazzata definitivamente da un colpo di pistola partito da Le logge di Banchi a Pisa. Un’indagine carica di un odio mai sopito nella quale un bacio rubato in una cabina al mare d’estate, leggero come un battito d’ali di farfalla, dopo trent’anni scatena un vero e proprio uragano.

 

 

 

Una storia in cui tutti e cinque i sensi sono i protagonisti.

Io voglio vedere come vanno a finire le due storie e tu?

Se ti sei incuriosito questo è l’indirizzo giusto: eshop.carmignanieditrice.it.