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Profondo blu 2, stessa spiaggia stesso mare

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Il mare è il luogo per eccellenza in cui il pensiero di infinito si scontra con le debolezze della condizione umana, è da sempre fonte di ispirazione, riflessione, desiderio di fuga e di ritorno. Ma a volte basta una folata di vento e lo scenario cambia drasticamente. Profondo blu, al suo secondo appuntamento col giallo estivo, si muove su questo filo sottile, dondolato da onde conosciute che improvvisamente sbalzano il lettore in abissi a lui ignoti. La routine di una vacanza spensierata viene interrotta a causa di un atto brutale. La puntina, sgraffiando un po’ il vinile, stride e quello che apparentemente è il refrain gioioso di una canzone simbolo degli anni ’60, “per quest’anno non cambiare stessa spiaggia, stesso mare” si rivela, invece, delatore di un messaggio poco rassicurante. La puntina si alza bruscamente dal giradischi proprio nel momento in cui la musica si fa più incalzante, quasi una preghiera, un mantra “torna ancora questa estate insieme a me”. Ma ormai è troppo tardi, la musica è finita.

Gli 8 racconti di questa raccolta sono quasi tutti ambientati sulla costa toscana, dalla pineta di Viareggio e Torre del Lago fino a Porto Ercole e l’isola d’Elba, passando e sostando un po’ per Tirrenia e Marina di Pisa. Unica eccezione il racconto di Marco Cioni che si svolge a Osiano Marina, città inventata di sana pianta dall’autore livornese.

Con l’amore non si scherza! ci ammonisce Francesca Padula che nel suo racconto a due voci fa rivivere al litorale pisano i fasti antichi di un tempo in cui Tirrenia era capitale italiana del cinema. A volte l’estate può essere anche finzione.

Cosa succede quando la coppia di poliziotti pisani Silvestri-Titta si trova a dover condividere un’indagine coi carabinieri Anselmi e Guidotti di Viareggio? Con un morto di fronte all’entrata di Villa Borbone, il Pan per focaccia di Andrea Falchi rivelerà l’animo carnascialesco dell’estate.

Il carabiniere Eugenio Manciulli non riesce a riposarsi neppure un giorno che va a Marina di Pisa insieme alla famiglia. Grazie alla collaborazione del collega Guglielmi risolverà brillantemente e in pochissimo tempo un caso di apparente morte per congestione. Per Patrizia Rasetti l’estate può essere velenosa.

Marco Cioni ci descrive il lato più osé dell’estate ambientando al Vetiver, il più famoso locale per scambisti di Osiano Marina, la sua stuzzicante storia. Il capitano Usualdi dovrà fare i conti con una gelosia insensata.

Può un banale evento atmosferico causare la morte in mare di una persona? A chiederselo, per tutta la durata del racconto, è l’autrice Patrizia Napoleone che fa muovere una famiglia e i suoi intrecci segreti a Marina di Pisa nell’arco temporale di una generazione. L’estate de La banalità del mare è densa di mistero e solitudine.

Un tocco di soprannaturale nella vicenda raccontata da Gianluca Meschi, Una verità sepolta, riporta a galla una realtà scomoda e terrificante. Porto Ercole dovrà scontrarsi con l’ossessività dell’estate.

Ritorna la coppia investigativa del sovrintendente capo Matilde Frediani e del suo assistente Laganà. Le scarpette della ballerina di Dino Fiumalbi ci trasportano tra i profumi e il maestrale dell’isola d’Elba a caccia di api e assassini. L’estate è servita.

Chi sono Gli insaziabili di Serenella Menichetti? Sono un gruppo di sei ragazzi che da sette anni a questa parte si ritrovano tutte le estati al Bagno Lido a Torre del Lago Puccini. Fino a che non ci scappa il morto. A indagare l’inedita coppia di poliziotti Mariani-Trillo. L’estate per l’autrice cascinese, alla sua prima esperienza col giallo, ha il sapore di una bibita al mirtillo.

dalla prefazione di Andrea Falchi, scrittore e curatore della collana Profondo giallo